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SCANNO. Senza aumenti l’Imu (Imposta municipale unica) per la prima casa degli scannesi, ma batosta per seconde abitazioni, terreni e tutti gli altri immobili che non siano fabbricati rurali strumentali.
Il commissario del Comune di Scanno,Giuseppe Conti, mette mano alle aliquote e stabilisce che la tassa resterà allo 0,4 per cento per le case di alloggio principale, ma aumenta la quota per le seconde case che arriva così allo 0,89 per cento.
Il gettito previsto, con questo rincaro, ammonta a circa 150mila euro con i quali il commissario prefettizio intende coprire detrazioni, sgravi ed eventuali “buchi” nel bilancio consuntivo 2012 che tarda a essere approvato. Rialzi anche dell’imposta per la gestione comunale dei rifiuti solidi urbani, con le tariffe che aumentano del 30 per cento e un gettito preventivato nelle casse del Comune di circa 150mila euro. Dura la reazione del consigliere provinciale ed ex amministratore comunale Amedeo Fusco, dopo la ” manovra” del commissario per realizzare gli equilibri di bilancio.
«Altro che bilancio in salute come dicevano l’ex sindaco Giammarco e i suoi compagni», commenta Fusco «questa è una vera e propria stangata per Scanno e non è giusto che per le leggerezze dell’ex amministrazione paghi l’intera collettività. Si diceva che dalla verifica di cassa emergeva un attivo di 127mila euro, ma il Comune di Scanno al solo Cogesa deve oltre 300mila euro, su cui tutti noi paghiamo gli interessi passivi, e 140mila euro all’Enel per evitare che venga ridotto l’impegno di potenza e che venga staccata l’illuminazione pubblica. E che fine hanno fatto i 240mila euro versati dagli scannesi per i nuovi loculi?».
Massimiliano Lavillotti
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