SCANNO – Maria Pia Silla, capogruppo del gruppo consiliare del Comune di Scanno, eletta nella Lista elettorale “Vivere Scanno” ha rinunciato all’incarico di Vicepresidente della Commissione consiliare istituita per coadiuvare le procedure afferenti la variante tecnica al PGR/93; “rimane però nella Commissione al fine dell’espletamento del ruolo di consigliere di minoranza e al fine di vigilare ed interloquire con gli altri gruppi di maggioranza e minoranza”. La rinuncia, comunicata con una lettera al Presidente della commissione, è motivata “dall’indisponibilità della Commissione consiliare di individuare valide e vere forme di confronto con  associazioni, professionisti, tecnici, cittadini del paese reale, propedeutiche alla costruenda proposta di delibera da portare all’approvazione del Consiglio Comunale sulla variante tecnica al PRG (nel pieno rispetto delle deliberazioni approvate dal Consiglio Comunale del 28 nov. scorso)”. Il gruppo Vivere Scanno riafferma “la sua convinzione che la progettazione partecipata – da effettuare durante la fase preparatoria ed anteriormente all’avvio delle procedure, ossia in fase preliminare e non “a fatto compiuto” -, rimanga processo privilegiato di governo del paese, in grado di intercettare i bisogni reali di tutti in un percorso condiviso”. Questa la lettera di dimissioni.

«La Sottoscritta Maria Pia Silla capogruppo del gruppo consiliare del Comune di Scanno, eletto nella Lista elettorale “Vivere Scanno” , in riferimento all’oggetto preso atto dell’indisponibilità della Commissione consiliare di individuare valide e vere forme di confronto  con associazioni, professionisti, tecnici, cittadini del paese reale, propedeutiche alla  costruenda proposta di delibera da portare all’approvazione del Consiglio Comunale sulla variante tecnica al PRG (nel pieno rispetto delle deliberazioni approvate dal Consiglio Comunale del 28 nov. scorso); ribadita la convinzione che la progettazione partecipata – da effettuare durante la fase preparatoria ed anteriormente all’adozione dell’avvio della procedura, ossia in fase preliminare e non “a fatto compiuto” -, rimanga processo privilegiato di governo del paese  in grado di intercettare i bisogni reali in un percorso  condiviso; considerata l’impossibilità di instaurare un dialogo costruttivo che sia basato sul confronto dialettico delle idee ed essendo tale dialogo già stato disatteso in commissione tanto da indurre la sottoscritta ad abbandonare i lavori durante la prima seduta; giudicate non rispondenti alle attese dei cittadini le limitazioni pretestuose ed apodittiche imposte all’operare della Commissione; comunica la rinuncia all’incarico di Vicepresidente della Commissione consiliare istituita per coadiuvare le procedure afferenti la variante tecnica al  PGR/93; notifica altresì che rimane nella Commissione de quo al fine dell’espletamento, con concretezza e responsabilità, del ruolo di Consigliere di minoranza e al fine di vigilare ed interloquire con gli altri  gruppi di maggioranza e minoranza per realizzare le giuste attese di un imparziale agire, come è negli auspici dei cittadini e come ai cittadini è dovuto».