SCANNO. Non ci stanno gli ex amministratori comunali di Scanno a essere accusati di aver portato il Comune al dissesto finanziario. Smentiscono di aver procurato un buco di bilancio di due milioni e…
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Nell’articolo pubblicato sul centro insomma la ex Giunta si difende dalle accuse della Corte dei Conti alla quale peraltro hanno chiesto udienza per chiarire come si è arrivati alla revoca degli 825mila euro da parte della Regione.
Nella lettera sottoscritta dall’ex sindaco Patrizio Giammarco, dall’ex vicesindaco Cesidio Giansante e dall’ex capogruppo Eustachio Gentile gli stessi chiedono al presidente del consiglio Amedeo Fusco perché si è rifiutato di leggere in consiglio comunale un documento contenenti le loro spiegazioni.
Sulla questione più volte siamo intervenuti per ribadire come il finanziamento fu “amministrativamente revocato nel 2008” ma che successivamente la regione si era impegnata a “recuperare l’errore della ex ammniostrazione Giammarco” con una nuova delibera di Giunta del 2011; che però era priva della necessariaria copertura finanziaria. A sostegno di ciò provvederemo nei prossimi giorni a pubblicare nuovamente la risposta che sul tema fu data dalla regione ad uno specifico quesito posto dall’ex capogruppo di Vivere Scanno.
Di conseguenza abbiamo chiesto ripetutamente anche “all’attuale Amministrazione” di adoperarsi per “recuperare” totalmente il finanziamento e non limitarsi ad accettare, come da qualche parte si vocivera, solo una parte e cioè la cifra effettivamente spesa. NON A CASO, crediamo, IL CONSIGLIERE NANNARONE IN CONSIGLIO COMUNALE HA ANNUNCIATO, disattendendo le indicazioni della Corte dei Conti, CHE NEL BILANCIO 2015 IL FINANZIAMENTO REGIONALE VERRA’ MANTENUTO PER UN IMPORTO RIDOTTO A CIRCA 500 mila eruro.
Sulla domanda rivolta al presidente del Consiglio Fusco (che auspichiamo avrà una risposta dall’interessato) ci viene spontaneo riproporre all’ex Sindaco Giammarco la domada già formulata all’ex Capogruppo di Maggioranza E.G. durante il consiglio comunale : PERCHE L’EX SINDACO NON E’ ANDATO A LEGGERE LUI STESSO IN CONSIGLIO COMUNALE UN DOCUMENTO RITENUTO COSI’ IMPORTANTE??
Ci pare infatti, al di là di tutto, che chiedere il perché non sia stato letto un documento che, come consigliere, si aveva il dovere di andarlo a leggere direttamente in consiglio comunale ci pare “INCOMPRENSIBILE”. Sarebbe stato invece doveroso andare a spiegare “in seduta pubblica” come si è arrivati sull’orlo del dissesto finanziario utilizzando “tutti i poteri di controllo e di vigilanza” che la norma riserva ai consiglieri. Le questioni poste dalla Corte dei Conti non sono cose di poco conto e soprattutto non hanno “carattere personalistico” andando ad incidere pesantemente su tutti i cittadini che vanno tutelati sempre e comunque nella sede riservata ai consiglieri IL CONSIGLIO COMUNALE!!
Così che per intanto l’attuale amministrazione, senza alcuna voce contraria, ha annunciato che verranno aumentate le tasse per chiudere i buchi e, di conseguenza, i cittadini indifesi continuano ad esclamare….