Scanno… ripartiamo dalle idee e dall’amore per il nostro paese??

 

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Leggendo la stampa del territorio e dal livello di insoddisfazione  che regna tra la gente la percezione che se ne ricava è che occorre una rivoluzione culturale e la costruzione di un nuovo patto tra  la classe dirigente  e il paese. Un patto che rompa con gli schemi classici fondati prevalentemente su un consenso basato su tutto meno che sulla qualità della proposta di governo. E’ necessario costruire con una nuova classe dirigente una chiara identità del nostro territorio mettendo a centro le nostre tradizioni,  il centro storico, il Lago.

Siamo consapevoli delle difficoltà ma non si può continuare a rimandare scelte che diventano sempre più impellenti quali ad esempio : siamo dentro o fuori il parco; vogliamo o no puntare sul turismo; vogliamo o no incrementare gli abitanti; crediamo o no nell’unione dei comuni della valle del sagittario e così via. Sono solo titoli da sviluppare ma certamente sono temi che aspettano da anni una risposta.

Risulta di tutta evidenza che le “alleanze elettorali”  costruite solo “per vincere” non hanno aiutato certamente Scanno a crescere anzi…….

Vogliamo la rinascita di Scanno e per questo vogliamo credere che sia ormai maturo il tempo per costruire una squadra “affidabile e coesa”  costruita non per vincere ma PER GOVERNARE. Scanno ne ha assoluto bisogno per  tornare alle posizioni di primato che ha occupato in passato.

Vediamo che a Sulmona proseguono i fermenti e i movimenti che si vanno via via  costituendo per le evidenti difficoltà della politica organizzata a dare le risposte ai bisogni della genete.

Anche a Scanno continuano i fermenti proprio in virtù della insoddisfazione e delle mancate risposte delle amministrazioni che si sono avvicendate nei decenni scorsi.

Segno evidente che è problema congenito e che le alleanze costruite mettendo insieme “tanti interessi individuali”  non sono la soluzione occorre una squadra che guardi esclusivamente agli interessi collettivi e al futuro di Scanno!!!

 

Ripartiamo da Sulmona

 

 

( di Massimiliano Ventresca*)

– S’intensifica il dibattito sul ruolo e sulle prospettive della nostra città.Per il Coordinatore del Movimento ‘Patto per Sulmona’ è necessario costruire una nuova identità con una matrice fortemente culturale.Poi lo sviluppo che non c’è piu’ e le idee che mancano per rimetterlo in moto-

   PATTO PER SULMONA  Sulmona,25 agosto.- Caro direttore, lontano dall’Abruzzo e dall’Italia ho potuto legge solamente in questi giorni la riflessione di Asterix apparsa sul CorrierePeligno in data 16 agosto scorso“ un territorio con le ruote sgonfie’ e dico subito che ne condivido la sostanza( come non farlo?) e lo spirito. L’occasione però mi offre lo spunto per qualche considerazione che all’interno del nostro Movimento ‘Patto per Sulmona’ (laboratorio di politica e cultura) negli anni scorsi spesso abbiamo sviluppato sperando di poter contribuire ad alimentare quel sano dibattito che fa bene a tutti. Eccole:
a) Le fortune di una città e di un territorio, secondo noi, le fanno i bravi amministratori e le buone idee. Dalle nostre parti spesso non abbiamo avuto né gli uni, né le altre. Sulmona sono ormai decenni che non muove un passo in avanti. Non arrivano investimenti e lo sviluppo si è inceppato. Anzi, se vogliamo dircela tutta, è andato indietro. Molte aziende sono state chiuse, molti posti di lavoro persi. Molti giovani per inseguire una speranza sono fuggiti altrove in Italia e all’estero. Certo la colpa va ricercata in tante direzioni ma tutti abbiamo potuto toccare con mano che a Sulmona non c’è stato un tentativo della politica ( di destra, di sinistra o di centro) capace di dare un segnale in grado di invertire questa tendenza. Sul territorio circostante, quello per intenderci che molti individuano nel Centro Abruzzo, le cose sono andate ancora peggio.I comuni,piccoli e grandi,si muovo ognuno per conto proprio La Comunità montana è nata, e morta, senza lasciare traccia.Per anni è stato un carrozzone inutile e costoso per le tasche di Pantalone. La Regione ha deciso di chiuderle tutte ma ancora non ha detto come e quando visto che continuano a restare aperte e nessuno sa spiegare per quali ragioni. E prima ancora delle Comunità montane altri carrozzoni inutili e costosi erano i consorzi di bonifica che hanno rappresentato nel tempo centri di clientele politiche che facevano comode a tutti
b) La città di Sulmona, nonostante le tradizioni storiche e culturali, da anni non ha piu’ una identità forte capace di rappresentare un valore aggiunto per la sua crescita. Manca una politica culturale vera capace di trainare sullo stesso piano l’intero territorio circostante. Ma in questo settore la strategia vincente la dovrebbero fare gli amministratori della cosa pubblica ed i cittadini chiamati a partecipare e a scegliere. La Giostra Cavalleresca è una grande bella manifestazione festosa di popolo ma non puo’ rappresentare l’identità culturale di una città nobile come la nostra. La mostra di pittura o di fotografia, anche di straordinario valore artistico, ad esempio, ha un senso se inserite in un programma organico per promuovere la cultura e l’immagine dell’intero territorio dove il ruolo del Comune o della Regione diventa essenziale non solamente come erogatore di poche ( o tante) risorse ma perché inseriti a pieno titolo nella organizzazione dell’evento. Invece ogni anno di questi tempi gli organizzatori tornano a piagnucolare e a metter in discussione la possibilità di organizzare l’iniziativa. Roba da non crederci solamente se si pensa cosa spendono,e sprecano di risorse pubbliche, tanti comunelli della zona ogni estate. Per fortuna che la città non è solo questa perché ci sono altre realtà straordinarie come teatro, cinema, musica che invece meriterebbero maggiori attenzioni e sostegno oiu’ concreto.

c) Sento ripetere spesso tornando a Sulmona che le fortune della nostra città sono legate ad un recupero del rapporto con il territorio. E’ vero e lo sottoscrivo. Nessuno però mi ha fatto capire come e con quali strumenti . Molto tempo fa ( non ricordo quando) il Presidente del Censis il prof. De Rita presentando in città il programma di sviluppo del nostro territorio aveva ipotizzato una serie di processi che, secondo lui, avrebbero consentito alla Valle peligna di arrestare il declino e di rimettersi in moto. Sono passati tanti anni, si sono alternate molte generazioni di politici e amministratori ma l’agonia della nostra zona non si è mica arrestata. Ognuni di noi puo’ avere le idee che vuole ma la capacità di contribuire a dare una mano si misura dalle cose che siamo capaci di realizzare con i fatti e non con le chiacchiere. Il nostro laboratorio ci vuole almeno provare perchè siamo convinti che prima di ogni cosa è necessario restituire a questa città di quasi 25 mila abitanti,ovvero una periferia di una grande realtà urbana, un ruolo forte e una prospettiva incoraggiante. E solo allora si puo’ ‘sognare’ qualcosa di piu’ grande.Ma senza l’unità e l’oroglio dei sulmonesi cosa pensiamo di costruire ?. Grazie per la disponibilità e l’attenzione che pensate di riservarci (h. 12,00)

* Coordinatore movimento ‘Patto per Sulmona’
( laboratorio di politica e cultura)

Scanno… ripartiamo dalle idee e dall’amore per il nostro paese??ultima modifica: 2014-08-25T19:35:31+02:00da vivrescanno
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