Segnali positivi dell’economia vengono dal Bacino di Collerotondo dove sono stati operate ingenti e significativi investimenti pubblici e privati. Non possiamo che essere soddisfatti che i risultati siano andati ben al di là delle aspettative del gestore. Un dato che non fa altro che confermare come TANTE siano le risorse del paese che per certi versi sfuggono anche alle “normali” valutazioni degli addetti ai lavori e, qundi, ancor di più, immaginiamo, “sfuggono” ai comuni cittadini.
Una circostanza che dovrebbe far riflettere TUTTI su come sia importante condividere e diffondere, il più possibile, gli obiettivi che si intendono raggiungere con l’azione amministrativa nel breve, medio e lungo termine. Di ciò siamo convinti le vicende del bacino di collerotondo ne sia una emblematica realtà.
Come dimenticare lo “scontro” interpersonale su quale organizzazione societaria adottare (pubblica, privata o mista) che procurò lacerazioni forti nel paese. Un dibattito infruttuoso che fu posto termine dall’apertura del “tavolo per l’unione” che, attraverso un confronto franco ma leale, portò tutte le forze politiche, di destra e di sinistra, a votare all’unanimità in consiglio comunale una concreta soluzione per l’utilizzo degli 825 mila euro e la ripartenza del bacino che, l’aspro scontro nel paese e non solo, aveva portato al fermo degli impianti e alla loro parziale smobilitazione.
La Giunta Giammarco, purtroppo, dimenticando presto i valori del “tavolo” (e cioè l’essere al servizio del paese tutto mediante un confronto democratico sulle cose da fare) ha riportato presto alto lo scontro in consiglio comunale, prima, registrando l’abbandono di diversi consiglieri, assessori e vice sindaci e nel paese, poi, ricorrendo perfino alle carte bollate e alle querele per “zittire” cittadini e/o organi di informazione.
Il risultato per il paese è stato devastante con il mancato arrivo del famoso finanziamento regionale di 825.000 euro e, attraverso una sequenza di decisioni dai più non condivisibili, con la capitolazione addirittura in Consiglio comunale con il conseguente necessario arrivo del COMMISSARIO!!!
Un commissario che quindi non è stata una scelta ma “una necessità per il paese”. Un paese che, non va dimenmticato, era privo di una vera guida da più di un anno nella assoluta indifferenza della ex-Maggioranza.
PENSIAMO, comunque, che occorre PRESTO RECUPERARE I VALORI DEL “TAVOLO PER L’UNIONE” e, IN UN CLIMA DI SERENITà E TRANQUILLITA’, AVVIARE UNA NUOVA STAGIONE AMMINISTRATIVA RINNOVANDO IN TOTO LA CLASSE DIRIGENTE.
NOI PER SCANNO CI SAREMO… !!!
FONTE ARTICOLO: il Centro
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