Scanno dei fotografi premia un libanese

 

 

Fonte. Il Centro

 
 
 
 
 

Oggi la consegna del riconoscimento al reporter-narratore che sa unire l’informazione alla poesia



SCANNO. Non è un eroe del fotogiornalismo di guerra, ma un artista che utilizza la fotografia come strumento di indagine e di denuncia delle differenze, rivelandoci soprattutto quello proprio del Libano, quello del Mazen “narratore” che ama la gente, i bambini e la natura.

Ed è proprio per la sua grande capacità di unire in ogni sua immagine informazione e poesia che Mazen Jannoun, freelance di 39 anni nato a Beirut, riceverà oggi a Scanno il Premio internazionale di fotografia “Scanno dei Fotografi 2013”, giunto quest’anno alla quinta edizione. Il premio viene assegnato dalla giuria – composta da Pietro Spacone(sindaco di Scanno), Giovanni Bucci, Francesco Lavillotti, Claudio Marcozzi, Luca Revelli, Alberto Luca Recchi e Renzo Tortelli – a fotografi emergenti nel panorama mondiale, meglio se poco conosciuti, visto che lo scopo è proprio quello di scoprirli e valorizzarli. Alcune foto di Mazen sono già esposte in molte città libanesi, ma è nel centro montano abruzzese – uno dei luoghi culto della storia della fotografia grazie soprattutto alle immagini di Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli arrivate in ogni parte del mondo per il fascino inconfondibile di questo antico borgo – che oggi avviene la consacrazione del giovane reporter libanese. “Nel 2006 ho iniziato un progetto di documentazione che mi ha dato l’opportunità di esplorare lungo la costa del mio paese una diversità sociale ed ecologica che non avevo mai visto prima, spostandomi dal lontano nord del Libano prima ai confini con la Siria e poi della Palestina occupata“ spiega Jonnoun “ed oggi l’insieme di tutte le foto realizzate costituiscono un magnifico tesoro nazionale del Mediterraneo, che è stato abusato e mal tenuto. Edifici industriali, residenze illegali e costruzioni commerciali hanno creato un ricco tratto di bellezza naturale in una inquinata zona di discarica. All’infuori di pochi tratti incontaminati che sono ancora protetti, occorrerebbero molti decenni per riuscire a salvare e proteggere il resto“. Nel 2012, l’intero progetto è stato pubblicato dalle Edizioni Tamyras in un libro intitolato “Watercolor, la côte Libanaise”. Di tutte le foto l’Istituto francese del Libano ha scelto 40 immagini, le ha stampate nel formato 70x100cm e le ha esposte in molte città del Libano tra il 2012 e il 2013 come una campagna di sensibilizzazione. Al vincitore, sarà consegnata la preziosa statuina della “donna in costume di Scanno” – opera d’arte in ceramica realizzata per l’occasione dal maestro Giuseppe Rossicone – nel corso della cerimonia di premiazione in programma oggi alle 15 nell’auditorium Guido Calogero e presentata da Umberto Gavita.

Massimiliano Lavillotti

06 settembre 2013
 
 
 

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Scanno dei fotografi premia un libaneseultima modifica: 2013-09-09T00:56:00+02:00da vivrescanno
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