dalle voci che ci arrivano pare che si stia lavorando per creare un “contenitore” unico dove far confluire tutte le attività “non a carattere imprenditoriale” che pertanto vanno sostenute con finanziamenti pubblici. I dettagli non ci sono ancora chiari certo è che si ha l’impressione che si cercano strumenti nuovi per scaricare sulla collettività spese improduttive di enti, strutture, beni e/o altro.
Un progetto che, manco a dirlo, pare sia subito piaciuto alla storica classe dirigente che, evidentemente, nell’operazione intravede la possibilità di continuare ad allargare, come in passato, la sfera degli “amici e/o consensi” a spese della collettività.
Nei prossimi giorni cercheremo di capire di cosa si tratta pur tuttavia ci pare che non va nella direzione da noi da sempre auspicata e cioè quella di “incentivare e stimolare” l’impresa privata che crediamo possa essere a nostro parere l’unica “via” da imboccare per portare il paese fuori dalla palude in cui da decenni si impantanato.
E’ ORA DI DIRE BASTA AI PAPOCCHI DEL PASSATO!!