Processo D’Alfonso, Dezio: “Bar del Tribunale, mai chiesti soldi ai gestori”

PESACRA. “Non ho mai chiesto soldi ai gestori del bar del tribunale, sarebbe stato illogico e irresponsabile vista anche la sede dove si trovava il bar. Questa e’ la verita’”. A parlare e’ Guido Dezio, ex dirigente del Comune ed ex braccio destro di D’Alfonso, imputato con l’ex sindaco nel processo per presunte tangenti in Comune. Dezio ha risposto dalle 9.30 alle domande del pm Gennaro Varone e del suo avvocato Marco Spagnulo e, in particolare, si e’ difeso dall’accusa di tentata concussione che gli viene contestata nella vicenda del bar del tribunale e per cui venne arrestato.

Per l’accusa Dezio avrebbe chiesto 20 mila euro al gestore Di Pentima, mentre Dezio ha ricostruito la sua versione dicendo di “non aver mai chiesto soldi” e aggiungendo che “quella era l’unica cifra ufficiale estimativa fatta dal Comune nel bando di gara per il bar”. L’ex dirigente ha detto anche di “non aver inviato i controlli al bar del tribunale”.

Il pm Gennaro Varone ha interrogato Dezio solo sulla “lista Dezio”, un elenco di contributi elettorali con i nomi degli imprenditori e le cifre da loro versate in cui la lettera N, per la procura, stava per “nero”, ovvero tangenti per l’accusa. Dezio ha invece risposto che quei nomi e quelle cifre erano relative ai contributi al partito della Margherita in cui “la lettera B stava per Buon fine, contributo versato, mentre N stava per Negativo, ovvero un contributo Che non si era concretizzato”.

L’interrogatorio di Dezio si e’ concluso con una domanda sul tenore di vita di Dezio. L’imputato ha risposto: “Non ho case e auto di proprieta’. All’estero sono stato solo due volte, una volta in viaggio di nozze e un’altra in Corsica. Scusi se mi dilungo presidente Di Carlo, ma sono stato arrestato due volte e aspetto di parlare da 4 anni”.

Processo D’Alfonso, Dezio: “Bar del Tribunale, mai chiesti soldi ai gestori”ultima modifica: 2012-10-23T18:30:00+02:00da vivrescanno
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