PESCARA Riforme, innovazione e green economy.

… per uscire dalla crisi occorre puntare su innovazione e ecomina verde e’ la ricetta della Confindustria!!!

Dalla quinta convention delle imprese un appello alle istituzioni della regione
Stefano Buda
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È la ricetta di Confindustria per “trasformare la crisi economica in un opportunità di sviluppo”, come suggerisce il titolo della quinta convention delle imprese, che si è tenuta ieri a Pescara nel Padiglione Espositivo del Porto Turistico. Ricco il parterre delle personalità locali e nazionali che si sono confrontate sull’attuale momento economico del Paese, in bilico tra declino e sviluppo. C’erano, tra gli altri, il Commissario dell’Unione Europea per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani, l’ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, l’esponente ambientalista, Ermete Realacci, il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli e il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni. Il futuro dell’Abruzzo è strettamente legato alle prospettive di ripresa economica a livello nazionale ed europeo, ma gli intervenuti convengono sulle potenzialità di una regione che ha le caratteristiche adeguate per ingranare la marcia giusta. “L’Abruzzo, come l’Italia, negli ultimi anni è stato al centro di politiche scellerate – rimarca nella relazione introduttiva il presidente regionale di Confindustria, Mauro Angelucci – e questa fase critica può e deve essere l’occasione per innescare una reazione di tipo morale, culturale, economico e sociale”. Secondo Angelucci sono stati lanciati segnali importanti: “Bene la riforma pensionistica attuata dal Governo, ma anche l’Abruzzo ha molte leve sulle quali intervenire, a partire dalla sburocratizzazione, dall’alleggerimento della macchina amministrativa, dal potenziamento delle infrastrutture e dagli investimenti sull’innovazione, che consentano di recuperare la competitività, attraendo nuovi investimenti”. Il numero uno della Confindustria abruzzese non lesina critiche alla Giunta regionale, in particolare sulla ricostruzione post-terremoto, ma promuove il presidente Chiodi sul risanamento del bilancio sanitario. “I fatti gli hanno dato ragione – dice – ma ora occorre recuperare il terreno perduto ed è il momento delle scelte, si proceda al riordino del sistema ospedaliero e si trasformi in un’opportunità l’edilizia sanitaria”. Il vice presidente della Commissione Europea, Tajani, tiene a rassicurare le forze produttive della regione: “Le imprese abruzzesi hanno la massima attenzione dell’Europa, in particolare dopo l’ultima emergenza maltempo; così come accaduto in occasione del sisma all’Aquila, abbiamo avviato l’iter per consentire alla Regione di accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà”. Ora spetta alla Giunta procedere alla quantificazione dei danni, anche se il problema di fondo resta quello di rimettere in moto lo sviluppo di una regione fortemente colpita dalla crisi. “Giusto risanare il debito e pareggiare i conti – concorda Tajani – ma ora è il tempo di stimolare la crescita e in quest’ottica anche l’Abruzzo potrebbe beneficiare dei Fondi strutturali non utilizzati”. La convention ha riservato una tavola rotonda alla green economy, un settore sul quale la Confindustria abruzzese punta molto. Esponenti delle imprese ecosostenibili, delle associazioni di categoria e dell’universo ambientalista hanno messo in luce che l’Abruzzo, per le proprie specificità morfologiche, può candidarsi a diventare un laboratorio nazionale del settore. Attraverso l’istituzione del Premio Confindustria Abruzzo Green, l’associazione delle imprese ha inteso creare un luogo permanente di confronto, aperto a studiosi, innovatori, esperti e forze produttive: il riconoscimento andrà alle tre “aziende verdi” che si saranno distinte sul piano dell’innovazione di prodotto, di processo e di servizio. A margine della giornata, un’accesa polemica sul mancato dragaggio del porto di Pescara, tra il Presidente della Camera di Commercio cittadina, Daniele Becci, e il sindaco Luigi Albore Mascia. “È una situazione incivile – tuona Becci – che dimostra tutta l’inefficienza delle istituzioni locali”. La replica di Mascia: “In altri tempi, in assenza del grande spirito di collaborazione che mi lega a Becci avrei abbandonato la sala. Il Comune e la Provincia di Pescara sono vittime della burocrazia ministeriale”.

PESCARA Riforme, innovazione e green economy.ultima modifica: 2012-02-19T18:21:00+01:00da vivrescanno
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