La classe dirigente non va in paradiso

L’ appello quasi unanime levatosi dalle voci degli oltre cento relatori del Festival di Trento: l’urgenza di rinnovare, anzi di riformare l’attuale classe dirigente italiana.

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Ovviamente un titolo del centro datato.
Sappiamo che pare stiano tornando gli spettri del passato. Sembra che molti stiano navigando controcorrente, salendo forse anche su qualche nuovo treno, per favorire il ritorno al passato.

Il vecchio sistema del consenso a carico della spesa pubblica pare cosi’ radicato da mettere in secondo piano nella scala dei valori il turismo, le infrastrutture, servizi… Cioe’ di progetti di interessi generali. Cisi’ mentre a livello nazionale si guarda ad una nuova classe dirigente che labori lo sviluppo produttivo qui sembra che i cortiletti siamo sempre in auge. Sara’ per questo che quest’anno la seggiovia e’ ancora chiusa e la giaccolata e’ saltata??!?

La classe dirigente non va in paradisoultima modifica: 2015-08-14T09:36:28+02:00da vivrescanno
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