Il Sindaco non risponde…. e la trasparenza?!!

operazione_trasparenza.jpgScanno: Lo dice anche il “regolamento del consiglio comunale (Art. 43)”che alle Interrogazioni dei consiglieri il SINDACO DEVE RISPONDERE o  in Consiglio Comunale o per iscritto “direttamente” al consigliere entro 30 giorni dalla presentazione.

 

VEDIAMO COSA DICE IL REGOLAMENTO

Il Sindaco ancorché sollecitato ancora non risponde ai quesiti posti sull’operazione “recupero IVA”. E’ noto che con un atto di gravità inaudita ha NEGATO la risposta rifacendosi all’articolo 23 del regolamento consigliare. ED ALLORA VEDIAMO COSA DICE IL REGOLAMENTO!!!

Il regolamento individua due fattispecie:

la prima (al comma 2)  riguardano le interrogazioni “semplicemente depositate preventivamente nell’ufficio del protocollo del comune” (cioè in Comune);

la seconda (al  comma 5) riguardano quelle “presentate per iscritto al protocollo generale dell’ente” (Quindi formalmente inviate al comune con lettera).

Alla prima tipologia vanno ricondotte le Interrogazioni che, per ragioni di urgenza e quant’altro, non è stato possibile presentare in tempo utile per inserirle nell’ordine del giorno del consiglio già convocato. Su questa il Sinadaco può scegliere di dare risposta orale ovvero rispondere per iscritto entro 30gg direttamente al consigliere. E’ evidente che i DIRITTI del consigliere sono tutelati in quanto se la risposta orale non è soddisfacente, NILLA  vieta che lo stesso consigliere insoddisfatto   faccia seguire l’ter  nelle forme del comma 5 (se del caso ripresentandola per iscritto al protocollo) e quindi FARLA INSERIRE ALL’ORDINE DEL GIORNO DELLA SUCCESSIVA SEDUTA. La risposta  quindi viene tracciata  nel VERBALE DEL CONSIGLIO

Alla seconda vanno invece ricondotte quelle, comma 5, presentate per iscritto al protocollo generale dell’Ente. Esse saranno (quindi imperativo) iscritte all’ordine del giorno in occasione della convocazione della prima adunanza utile successiva (è da escludere infatti la seduta che si discute il programma). E’ evidente che in questo caso la distinzione orale scritta NON HA SENSO in quanto essendo un punto all’ordine del giorno la risposta è “nel verbale del consiglio comunale”.

La logica che sottende sempre e comunque che, operando i consigliere in veste ISPETTIVA e quindi di GARANZIA per la collettività , la RISPOSTA E’ DOVUTA in forma scritta direttamente al consigliere o nel VERBALE DI CONSIGLIO (e quindi sempre scritta).

UNA NORMA LINEARE CHE DA I GIUSTI DIRITTI ALLE MINORANZE!!!

 

 

Il Sindaco non risponde…. e la trasparenza?!!ultima modifica: 2011-03-29T07:20:00+02:00da vivrescanno
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