Il nuovo Zac

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EDITORIALE
Inizia da qui il nuovo anno di Zac: il tredicesimo. Una voce, la voce, dell’informazione del Centro Abruzzo che, come accaduto in passato, cambia ancora una volta pelle. Quella di carta, del quindicinale, abbiamo dovuta metterla per un po’ da parte: inutile girarci intorno, i costi di produzione sono molto alti e quella che stiamo attraversando, specie in Centro Abruzzo, non è proprio l’età dell’oro. La crisi delle aziende locali si fa sentire su un giornale che vive solo di sponsor, che non ha padrini politici e finanziamenti pubblici. E’ il prezzo dell’autonomia, della libera informazione. Però, noi restiamo qui. Come da tredici anni a questa parte e in attesa di tempi migliori (l’obiettivo è di tornare in edicola entro l’estate) ampliamo l’offerta sul web.
Una nuova grafica, nuove firme, nuovi blogger e aggiornamenti che saranno settimanali (oltre alla informazione quotidiana di sempre). Con la novità della rubrica “e-migranti” per stringere a noi chi per scelta o per necessità ha dovuto lasciare il Paese, facendoci raccontare da loro cosa cambia, come si vive, quali le differenze di una vita altra. E ancora le novità de “l’intervista”, i “video dal web” e, traslati dal cartaceo, i “luoghi e le storie” di Paolo D’Amato, la “cultura”, il “punto calcio”, la “vignetta” e gli spazi ormai tradizionali del “chi viene” e del “chi va”, “l’inchiesta”, “il punto”.
Gli oltre 5 milioni di lettori unici che hanno visitato il nostro sito finora, d’altronde, sono uno stimolo sufficiente a crescere e ad offrire sempre nuovi spunti di riflessione e informazione. Ad immaginare un luogo virtuale d’incontro per una comunità che rischia di perdere il sentiero tra falsi profeti e utili idioti.
Non saremo né buoni, né buonisti: saremo i “zacchettari” di sempre. Irriverenti, sinceri, diretti. Senza scheletri nell’armadio e senza contratti da spin doctor, consapevoli che un giornale può e deve fare la differenza nel mare magnum della Rete, imponendosi e imponendo una selezione delle notizie. Una scelta che fa la differenza, che disegna connotati, che orienta e non disperde. Lo stile e l’autorevolezza che da sempre distingue la nostra testata. Buona lettura e buon, nuovo, inizio…

Il nuovo Zacultima modifica: 2015-02-03T00:52:00+01:00da vivrescanno
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