Il Capogruppo Vivere Scanno… fermare lo spopolamento una priorità…

maria pia silla.jpgScanno. Fermare lo spopolamento del paese è una priorità assoluta del paese. Le misure ovviamente sono tante e diverse tra loro per cui occorre condividere le inizative da assumere.

Pensiamo che una di queste e più immediatamente percorribile è certamente quella di agevolare la mobilità attraverso collegamenti pubblici veloci e efficienti con i centri più vicini.

Arrestare lo spopolamento delle aree montane non solo si può ma si deve.

 

Fermare lo spopolamento una priorità del nostro territorio

Scanno a metà del secolo scorso ha superato anche i quattromila residenti, un numero superiore a quelli attualmente raggiunti da tutti i paesi della Valle del Sagittario. Questa dimensione dava a Scanno una certa centralità, che nel tempo è andata via via sminuendo.

Inutile dire che ad una popolazione più ampia corrisponde una vita sociale più ricca, dal punto di vista commerciale, culturale, delle relazioni sociali e del maggior numero di servizi disponibili per i cittadini. Insomma al numero dei residenti è agganciato lo sviluppo economico e sociale di una collettività.

Negli anni più recenti si è assistito ad una graduale riduzione dei residenti, che è stata accompagnata da un generale arretramento delle posizioni del paese, con la contestuale riduzione di opportunità di lavoro e servizi; da ultimo registriamo la chiusura della sede delle Guardie forestali.

In tempi meno recenti c’era stato il trasferimento vgrafico.JPGerso altri Stati, ora invece ci si sposta verso aree italiane più o meno vicine. Tra queste quelle che più hanno attratto i nostri cittadini sono, per ragioni diverse, certamente Sulmona, Roma ed gli altri centri dell’Abruzzo.

La ragione principale dello spopolamento è la scarsità di opportunità di lavoro, ma vi concorre anche la difficoltà di collegamento di Scanno con questi centri. Difficoltà quest’ultima dovuta alla scarsa efficienza  dei collegamenti pubblici, a cui si sopperisce quando necessario con il costoso utilizzo di mezzi privati. Sulla scelta di trasferirsi a Sulmona hanno giocato anche altri fattori quali: il più accessibile costo delle abitazioni e la maggiore  disponibilità di servizi ed in particolare la scuola.

Invertire il “trend” non è facile. Qualcosa va comunque fatta, per esempio sulla strenua difesa del presidio sanitario, scolastico e sul tema dei collegamenti pubblici, che costituiscono uno dei “collanti di una collettività”.

Quest’ultimo argomento ha visto Scanno nell’assoluta indifferenza degli Enti sovra-comunali. Probabilmente a Scanno non è sostenibile la presenza di due “società di linea” come quelle che hanno fatto la storia del nostro paese. E’ vero però che l’offerta odierna dei servizi (collegamenti con Sulmona e Roma) non è all’altezza del ruolo che Scanno e la Valle del Sagittario vogliono svolgere in questa parte dell’Abruzzo aquilano.

I costi ci sono, è vero, ma ci si può aiutare con una intelligente gestione dei servizi di trasporto che può trovare soluzioni praticabili. Concorrono verso una positiva soluzione anche valutazioni più generali. Scelte su questo campo possono accelerare o ritardare la “chiusura” dei piccoli centri montani con la perdita dell’immenso patrimonio culturale che essi racchiudono. Gli Enti preposti riflettano su questi possibili danni e se ne assumano gli eventuali oneri.

In merito allo spopolamento, all’orizzonte si vedono alcuni spiragli, peraltro ancora molto vaghi. Per esempio la tendenza verso la crescita del “telelavoro” potrebbe avviare un cambiamento epocale: il lavoro non è più legato ad un luogo preciso, ma  può essere svolto nel posto che si ritiene più opportuno. C’è poi la tecnologia, che ha permesso di realizzare linee e treni  ad “alta velocità”. Difficilmente avremo una linea ad alta velocità  “Roma – Pescara”, ma un abbassamento dei tempi di percorrenza è certamente possibile. Certo la dimensione del nostro bacino di utenza non agevola gli investimenti in tal senso, ma una gestione intelligente del trasporto regionale plurimodale può “accorciare” sensibilmente la distanza da Roma.

Immaginiamo solo cosa potrebbe comportare per il nostro territorio un collegamento con Roma in tempi paragonabili a quelli autostradali. Si restituirebbe dinamicità a queste zone con possibile crescita economica e sociale del nostro territorio ed un possibile freno allo spopolamento in atto.

Senza interventi strutturali lo spopolamento continuerà in tutta la Valle del Sagittario (a Scanno la tendenza è di 1750 residenti nel 2050) e con esso l’inevitabile depauperamento delle nostre tradizioni, della nostra cultura e del nostro turismo. Per frenarlo questo fenomeno bisogna essere tutti uniti, solo così si avrà qualche probabilità di incidere nelle decisioni politiche regionali e nazionali.


Il Capogruppo Vivere Scanno… fermare lo spopolamento una priorità…ultima modifica: 2011-05-12T00:05:00+02:00da vivrescanno
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