Elezioni: istruzioni per l’uso (11):La lap dance della traviata

A cura di Diego Cocco

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Elezioni: istruzioni per l’uso (11)

La lap dance della Traviata

L’Italia triste e rassegnata di oggi ci chiama a scegliere i nuovi nocchieri in grado, speriamo, di trascinarci fuori dal guado. Sarà dura! C’è un argomento che non è stato trattato nel corso di questa surreale campagna elettorale e non figura nei programmi dei partiti in competizione.

L’Italia è stata potenza dominante tra il XII e il XVI secolo. Per un lungo periodo la nostra storia coincide con quella della intera umanità. Deteniamo un patrimonio ingentissimo di inestimabile valore, unico al mondo. Un complesso incredibile di monumenti, chiese, musica, tradizioni, pittura, scultura, enogastronomia sedimentato nel corso dei secoli e tramandato dai nostri avi. Un tesoro che se opportunamente tutelato e valorizzato potrebbe contribuire a restituire a noi tutti il giusto orgoglio di custodire tante rarità. Spesso in abbandono. C’è qualche speranza.

A Roma, la Soprintendenza si è scapicollata a riaprire il piccolo museo delle Mura, chiuso per mancanza di fondi, in seguito alle numerose proteste dei turisti, soprattutto stranieri, evidentemente di bocca buona e quindi in grado di apprezzare anche i tesori nascosti, al di fuori dei circuiti tradizionali. Perché la cultura è tanto bistrattata? C’è una forte opinione corrente che guarda di sbieco e con aperta diffidenza chiunque abbia superato la terza media considerando un potenziale agente della internazionale rossa! Un’altra fazione, tra le alte sfere, ignora qualunque aspetto della cultura per il semplice motivo che non dà da mangiare insomma non c’è trippa per gatti. Er Batman & c. coltivano con passione altri settori, come dire, più commestibili.

La Regione Lazio tramite un funzionario pagato 211.068,91 euro all’anno (neanche fosse Obama!) ha stanziato recentemente 14.000 euro per l’acquisto di settanta distruggi-documenti (e con le vicende poco edificanti accadute recentemente la faccenda è piuttosto preoccupante).

Ed appena 469 euro per l’anno 2012 per ciascuno dei 143 musei diffusi sul territorio. E con quel popò di roba che si ritrovano da quelle parti, dove è stata fondata la civiltà romana, la cosa è perfino offensiva. Una recente indagine curata dallo Svimez -Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno- mette in rilievo che entro il 2013 potrebbero essere creati oltre 250 mila nuovi posti di lavoro, nell’industria culturale. Anche in questo settore strategico è evidente il divario Nord-Sud.

Su un totale nazionale di 1,6 milioni di occupati, 1 milione 356 mila (circa l’85%) sono al centro-Nord e appena 275 mila al Sud. Onore al merito: in un contesto sconfortante si segnala la lodevole iniziativa dell’on. Gabriella Carlucci che ha elaborato una articolata proposta in difesa della cultura basata su incentivi e defiscalizzazioni.

“Per prima cosa serve l’aumento del F.u.s. – fondo unico per lo spettacolo – ma anche un grande ‘fondo per le industrie culturali’, con capitali pubblici e privati che possa essere partner di iniziative nel settore e investire in start-up … l’Italia si sta suicidando … i Teatri lirici fra breve falliranno per effetto delle legge che impone il pareggio di bilancio …”.

Un’ottica perversa riassunta con tenebrosa efficacia da una frase attribuita a una piccola grande personalità: “meglio la lap-dance della lirica, fa vendere più biglietti”. Che la Traviata, discinta, debba intrecciare passi di danza avvinghiata ad un palo, per ottenere denari e sostegni, questo proprio no! Povera Italia! Scanno avrebbe potuto avere un destino migliore se avesse saputo sfruttare efficacemente il suo fascino millenario, i paesaggi meravigliosi, un contesto unico. Occorreva tanta intelligenza, tanta lungimiranza, tanta umiltà: sono mancate!

E a valle si costituiscono consorzi: i soliti!

A cura di Diego Cocco

Elezioni: istruzioni per l’uso (11):La lap dance della traviataultima modifica: 2013-02-25T15:00:00+01:00da vivrescanno
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