Scanno, mi spiace………. che non si riesca a cogliere la spinta propositiva presente nel nostro paese!!

cropped-cropped-logo-vivere-scanno.jpgSulla Foce abbiamo letto un intervento dal titolo  “Mi spiace…” che la dice lunga sulla situazione scannese.

Un articolo che crediamo debba far riflettere in quanto mette in risalto “i problemi” che attanagliano il nostro paese e soprattutto sottolinea gli ostacoli che deve superare un comune mortale che vuole contribuire alla rinascita del paese.

Abbiamo atteso a fare alcune considerazioni per verificare quali reazioni vi sarebbero state ad  un appello fatto, crediamo,  con il cuore e che avrebbe dovuto far riflettere su come mettere a frutto le grandi risorse che il paese.

Un invito alla riflessione a 360° indirizzato a tutti ed in particolare ai portatori di interessi : produttori, imprenditori,  associazioni e forze giovanili…  Un appello che quindi  ha in se non solo aspetti prettamente “economici” ma soprattutto quello di valorizzare “nel mondo” l’immagine del nostro paese.

Un’immagine che in passato è stata valorizzata puntando sul “costume vestito dalle donne scannesi” che è stata da sempre ampiamente utilizzata per rappresentare l’abruzzo intero nel mondo.  Fatto che assume oggi maggior valore  visto il contesto turistico divenuto sempre più competitivo e che pertanto chiede  una forte caratterizzazione per attrarre i ruristi.

Spiace ovviamente registrare l’indifferenza su una tematica che ritemiamo la tematica centrale da risolvere insomma puntare sulla nostra caratteristica primaria che sintetizza le nostre radici !!

MI SPIACE….

Mi spiace non aver saputo trasmettere:

ai produttori di eccellenze di Scanno che l’intesa comune avrebbe prodotto esiti positivi;

alle attivAMORE MIOità, che la vendita e la diffusione dei prodotti a marchio sarebbe stato un ottimo mezzo per la pubblicizzazione dell’immagine di Scanno attraverso l’icona dell’abito muliebre;

alla popolazione, l’azione di sollecitare la domanda (presenza) dei prodotti a marchio nelle attività;

agli scannesi non residenti di ‘proporre’ al negozio di prodotti tipici ‘sotto casa’, l’ipotesi di avere nelle loro vetrine e nelle loro teche i prodotti a marchio (la ‘genziana’ con la donna scannese) come ‘colonizzazione’ d’immagine di Scanno;

ai ‘media’ locali di svolgere una funzione di affiancamento, non di tipo commerciale,  ma nella ricerca dell’identità del nostro paese attraverso un bene che solo noi abbiamo il privilegio di possedere o in alternativa, di suggerire le eventuali strade da percorrere per far in modo che il costume non scompaia;

agli organizzatori, che le manifestazioni prodotte hanno un ‘senso’ se messe a ‘sistema d’immagine’ ed  assimilate a:  ‘Meraviglie d’ Abruzzo’;

a tutti, indistintamente, il messaggio ’subliminale’ come invito ad implementare una filosofia nuova di pensiero finalizzata  a raggiungere obiettivi ed intese comuni.  Come?  Alcuni dei molteplici semplici esempi:

.porre a lato dei portali del centro storico la foto antica più rappresentativa della donna in costume vissuta in quella casa;

.permettere a due ragazze di muoversi per il centro storico o essere sull’uscio delle proprie attività;

.creare maggiori incentivi per invitare le giovani spose a contrarre matrimonio in abito nuziale a Scanno;

.organizzare convegni aventi per tema ‘la violenza sulle donne’, e manifestazioni come un torneo internazionale femminile di  tennis,

.esortare le nostre bimbe ad indossare il costume la domenica durante la messa… e tante altre piccole cose, volte a dare un ‘senso’ a Scanno.

Mi spiace di non aver saputo trasferire a Scanno il pensiero del turista che, seppur riscontrando una perfetta organizzazione familiare all’interno di ogni singola attività, una volta al di fuori di essa, percepisce che ognuno va per ‘proprio conto’;

Mi spiace di non aver saputo trasmettere che qualsiasi leader politico locale, pur occupando lo scranno di primo cittadino con il massimo impegno, se non supportato dagli scannesi in un ‘concetto d’insieme’, produce un ‘insieme vuoto’;

Mi spiace di non aver saputo trasmettere che se tutte le attività avessero proposto i prodotti a marchio con l’icona dell’abito nuziale de Le Meraviglie d’Abruzzo,  avrebbero sicuramente ottenuto quanto segue:

– avrebbero guadagnato nella vendita del prodotto;

– avrebbero ‘seminato’ il germe del ‘moltiplicatore d’immagine’;

– avrebbero dato al turista una sensazione d’insieme in un grande gioco di squadra;

– avrebbero prodotto un fatturato che avremmo  reinvestito, come da ‘Ratios’,  in ulteriore pubblicità per Scanno;

Mi spiace di non aver saputo trasmettere che avremmo potuto avere un turismo di settore legato ai fotografi e al loro mondo con mostre fotografiche permanenti dedicate ai ‘grandi’ e legato  a donne che si recassero a Scanno solo per fittare ed indossare il costume nei giorni feriali o nel giorno del matrimonio;

Mi spiace di non aver saputo trasmettere che Scanno è un paese diverso per le sue donne in costume ed è cosa indegna che un turista di passaggio non può rendersi conto di essere nel paese con l’abito muliebre più bello al mondo, per giunta ancora indossato con orgoglio da alcune donne anziane.

Mi spiace di non aver saputo trasmettere che Scanno ha perso l’ennesimo ‘treno’ con l’estate 2017;

Mi spiace di non aver saputo ‘distogliere’ Scanno dal particolare (coltivazione del proprio orticello), al generale (visione d’insieme volta all’incremento dei livelli medi di reddito).

Gianni Berengo Gardin, ha dedicato il primo libro fotografico a Scanno con il seguente titolo: ‘Scanno, un paese che non cambia’, potrei suggerirgli il titolo del secondo : ‘Scanno, un paese che non vuol cambiare’.

In Trentino è insito nel DNA la consapevolezza di  appartenere ad una collettività che si identifica attraverso ‘simboli’ e sono palesi i frutti derivanti da azioni comuni (vedi impianti a fune), in Abruzzo, il progetto, con umiltà, ha l’aspirazione di scardinare forme ataviche di marcato individualismo, il tentativo è arduo ed ambizioso, ma la difficoltà maggiore è di non poter contare su Scanno.

Comunque, considerato che l’impegno finora profuso (più di 80 ore di servizi sulle reti Rai e Mediaset e 52 servizi su riviste specializzate, non ultimo il servizio  apparso sulla rubrica ‘SiViaggia’ di Virgilio.it), volto alla ricerca dei valori espressi dall’immagine dell’abito muliebre, come emblema della  nostra identità e come forma di aggregazione economica e sociale, non è prevalso ai più, sul concetto di un mero interesse personale legato alla semplice vendita dei prodotti a marchio. Considerato inoltre che rimane pochissimo tempo per l’inesorabile e inarrestabile scomparsa del costume, continuerò nel mio intento, con i ‘media’ a disposizione, per portare alla luce l’indefinibile, inqualificabile ed inaccettabile indifferenza che Scanno ha nei confronti della nostra essenza.

Firmato…. UG

Scanno, mi spiace………. che non si riesca a cogliere la spinta propositiva presente nel nostro paese!!ultima modifica: 2017-12-26T00:01:29+01:00da vivrescanno
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